La pratica dell’Ashtanga yoga si svolge tra due mantra: uno che si recita prima di iniziare, in piedi con le mani unite davanti al cuore, e uno appena conclusa la serie di asana, prima o dopo Savasana.
Ma da dove arrivano queste due invocazioni?
Qual è il loro significato? E come andrebbero recitati, parlati o cantanti?
A tutte queste domande risponderà Diego Manzi, insegnante di sanscrito e filosofie indiane, che da anni approfondisce la storia, la cultura e le filosofie che ruotano intorno alla parola Yoga. Un incontro online di due ore pensato per chi da anni recita questi mantra e vuole approfondirne la conoscenza, ma anche per chi pratica ashtanga da poco o non li conosce ancora.
Cosa imparerai
- le basi della fonetica sanscrita
- l’origine e il simbolismo dei mantra dell’Ashtanga
- come recitare correttamente i mantra di inizio e fine pratica
Programma
- Fonetica
- Origine e storia
- Significato
- Recitazione
Diego Manzi, insegnante di storia e filosofia dello yoga
Diego Manzi è uno scrittore e insegnante di filosofia indiana e lingua sanscrita. Da circa dieci anni compie frequenti viaggi in India dove studia, si aggiorna e affina costantemente lo studio della lingua sanscrita, dello yoga e delle filosofie indiane.
Attualmente i suoi interessi sono principalmente rivolti all’approfondimento di argomenti quali la grammatica sanscrita, la mitologia indiana, il tantrismo e la fisiologia sottile. Tiene regolarmente corsi base e avanzati di lingua sanscrita e filosofia indiana in tutta Italia. Da ottobre 2019 ricopre l’incarico di Direttore Scientifico del Dipartimento di Sanscrito e Filosofie dell’India – Vidyalaya – del CSNC (Centro Nazionale di Studi Classici – GrecoLatino Vivo).
Libri pubblicati:
2016 – Scintille di ordine eterno. Viaggio nel cuore della tradizione indiana
2019 – Incanto. Le divinità dell’India
2021 – Chi sono io? Ko’ ham. Le più brillanti filosofie dell’India