Adi Design Museum: un museo in continua evoluzione

Adi Design Museum: un museo in continua evoluzione Adi Design Museum: un museo in continua evoluzione

Per anni Milano è rimasta una delle poche capitali europee senza un vero e proprio museo del design. Ebbene sì, proprio Milano! La sede del Salone del Mobile e del Fuorisalone, che ogni anno attirano quasi 500mila visitatori da tutto il mondo; la città delle sfilate e di alcuni tra i più importanti brand della moda internazionali; la metropoli piena di agenzie e scuole di grafica e comunicazione. Un paradosso che, finalmente, è stato superato grazie all’apertura non di uno, ma di due musei del design, di tutto rispetto. Il primo ha aperto due anni fa all’interno della Triennale. Il secondo, l’Adi Design Museum, ha inaugurato pochi giorni fa, proprio vicino al nostro quartiere, in via Ceresio.

Si tratta di un museo un po’ speciale, che si propone come un luogo insieme di memoria e di ricerca

a partire dal progetto architettonico dell’edificio che lo ospita, frutto del recupero di un deposito dei tram degli anni 30, utilizzato in seguito anche come impianto di distribuzione dell’energia elettrica. E poi le collezioni in mostra: quella permanente («Il cucchiaio e la città», curate da Beppe Finessi, nell’allestimento dello studio Migliore+Servetto Architects con Italo Lupi) è composta da tutti gli oggetti vincitori del Compasso d’Oro, uno dei più prestigiosi concorsi di design al mondo, fondato nel 1954 e organizzato proprio dall’Adi.

Permanente ma non statica: la collezione infatti si arricchirà ogni due anni degli oggetti vincitori dei premi futuri. Inoltre, accanto all’esposizione principale, allestita lungo un asse lineare, esplodono 28 approfondimenti, lungo altrettanti assi orizzontali, all’interno di apposite teche, dedicati a specifiche tematiche ispirate a una delle opere premiate per ciascun anno del concorso.

Inoltre, nelle altre sale trovano spazio una serie di mostre temporanee, focalizzate su temi di attualità nei tanti ambiti a cui si applica il design: dall’arredamento alla moda, dalla grafica alla comunicazione, dall’automotive al mondo dei servizi, fino agli spazi pubblici.

Ma soprattutto, almeno per noi, questo museo rappresenta un nuovo spazio restituito alla città e ai suoi abitanti, un luogo bellissimo dove passare un pomeriggio con gli amici, imparando qualcosa della nostra storia e del nostro presente, acquistando un bel libro nel fornito Bookshop del museo o sorseggiando una bibita ai tavolini della caffetteria. O anche solo prendendo il sole nella grande piazza davanti all’ingresso: Piazza Compasso d’Oro, ovviamente.

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