Weekend a Roma con la Street Art che fa bene all’ambiente

Weekend a Roma con la Street Art che fa bene all’ambiente Weekend a Roma con la Street Art che fa bene all’ambiente

Non capita spesso che l’Italia sia all’avanguardia in fatto di sostenibilità. Perciò, quando capita, ci piace farlo sapere a tutti! Tanto più se, come in questo caso, l’attenzione per l’ambiente prende forme creative, anzi, diventa una vera e propria opera d’arte. Per vederla ti portiamo in viaggio a Roma, dove quattro anni fa è stato realizzato il primo murales “mangia-inquinamento” del mondo, realizzato con una speciale vernice a base di Arlite, una tecnologia che permette di purificare l’aria, riducendo l’inquinamento atmosferico.

Realizzato dallo street artist Iena Cruz (nick name del milanese Federico Massa), il murales di Roma nasce da un’idea di Yourban203, associazione no profit guidata da Veronica De Angelis, che porta avanti progetti di imprenditoria responsabile basati su tecnologie innovative e sostenibili.

È la prima opera di questo genere nonché la più grande: ben 1.000 metri quadrati di pittura che portano un beneficio – in termini di purificazione dell’aria – equivalente a quello di piantare 30 alberi.

Siamo nel cuore del quartiere Testaccio, nella capitale, alla Casa Fluviale in via delle Conce 3. Un quartiere che è esso stesso un piccolo gioiello di street art, in cui vale la pena perdersi in un pomeriggio di primavera, magari abbinando la passeggiata a una visita all’ex Mattatoio, che ospita molte mostre di arte contemporanea.

Da lì potrai proseguire a piedi verso la Garbatella, un altro quartiere popolare di Roma, oggi sede di numerose iniziative culturali e artistiche, per ammirare il nuovo progetto di Yourban2030, inaugurato a inizio febbraio: la nuova opera è firmata dalla street artist italo-russa Maria Ginzburg, illustratrice e studentessa di pittura e grafica all’Accademia di Belle Arti di Roma. Il murales (36 metri quadrati di vernice “mangia-smog”) si intitola «Urban Fragments» e offre a visitatori e passanti una visione inedita del quartiere, una «mappa poetica», dice l’artista, che trasforma in arte la luce delle sue vie e dei suoi vicoli, gli scorci inaspettati, i colori dei palazzi.

Ma soprattutto, questa come quella realizzata da Iena Cruz è una sorta di opera militante, una grande azione di comunicazione visiva, che si propone di sensibilizzare i cittadini sul tema della sostenibilità ambientale e insieme di contribuire alla riqualificazione e valorizzazione urbanistica delle nostre città.

Se vuoi conoscere nei dettagli il progetto di Yourban2030 e gli altri murales realizzati nel mondo con Arlite, ti suggeriamo di leggere l’articolo del blog di street art su cui noi abbiamo scoperto della sua esistenza e di visitare la pagina dedicata al progetto Hunting Pollution, sul sito dell’associazione. Buona lettura e buona passeggiata a Roma, alla scoperta di una città meno monumentale di quella che in genere siamo abituati a conoscere, ma non per questo meno affascinante e poetica!

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