Wonder Woman, il mito

Wonder Woman, il mito Wonder Woman, il mito

È stata un simbolo del femminismo ante litteram – o meglio, di quel proto-femminismo che negli anni ‘40 del secolo scorso si batteva per diritti fondamentali e per un’autonomia ed emancipazione delle donne che oggi diamo per scontati. Chissà che cosa direbbe o farebbe oggi, nell’epoca del #MeToo, Wonder Woman, l’eroina nata nel 1941 dalla fantasia di William Mourton Maston (psicologo e teorico del femminismo, appunto) e dalla matita di Harry G. Peter.

Probabilmente indosserebbe scarpe rosse ogni 25 novembre e scenderebbe in piazza a manifestare contro la violenza sulle donne, come faceva Inez Milholland, la suffragetta americana a cui si ispira il suo personaggio e che nel 1913, a Washington, si mise alla testa di un grande corteo di donne che rivendicavano il diritto al voto, in sella a un cavallo bianco e vestita come un’amazzone.

Oggi Wonder Woman compie 80 anni e – abbigliamento a parte – il suo personaggio è ancora più che mai attuale.

Un esempio di affermazione e volontà per molte donne e ragazze. La mostra che le dedica Milano, a Palazzo Morando, è un’occasione per conoscere il personaggio e le sue avventure, ma anche la sua genesi culturale e artistica, ispirata alla mitologia greca: di lei i suoi autori dicevano che fosse “Bella come Afrodite, saggia come Atena, più veloce di Hermes e più forte di Ercole”, ma anche tenace come Atlante, potente come Zeus, audace come Achille.

La mostra è aperta fino al 20 marzo.

Potrebbe interessarti anche

All’Anteo una storia di leonesse che mette il buon umore

16 Settembre 2022

Scopri di più

Triennale di Milano, un tuffo negli anni ‘80 con i colori di Memphis

26 Maggio 2022

Scopri di più

Weekend a Roma con la Street Art che fa bene all’ambiente

17 Marzo 2022

Scopri di più

In viaggio verso Sud con Corto Maltese. Una mostra a Genova

5 Novembre 2021

Scopri di più

Modena abbatte i confini tra centro e periferia

22 Ottobre 2021

Scopri di più