Milano «Città dei 15 minuti»

02 Apr 2021

Milano «Città dei 15 minuti» Milano «Città dei 15 minuti»

Una nuova città, fondata sulla «prossimità», da percorrere quotidianamente a piedi, in bicicletta, al massimo con i mezzi pubblici per brevi tratti. Dopo Parigi – pioniera nell’adottare il modello urbano di sostenibilità proposto dallo scienziato Carlos Moreno – anche Milano si prepara a lavorare per diventare una «Città dei 15 minuti». Ovvero

una metropoli dove tutte le attività quotidiane (il lavoro, la scuola dei figli, i negozi per prodotti di prima necessità, l’assistenza sanitaria, ma anche i luoghi del benessere e della cultura) siano raggiungibili in 15 minuti dalla propria abitazione, a piedi o in bicicletta.

Quest’idea di città più sostenibili, più vivibili e a misura d’uomo, non è nuova. La stessa Milano sta investendo da anni in progetti pensati per decongestionare i quartieri centrali – spesso invivibili a causa del traffico caotico, dei livelli elevati di pm10 o dei prezzi inaccessibili – e valorizzare viceversa le aree periferiche, nell’ottica di un nuovo modello urbano policentrico, fatto di tanti quartieri autonomi, forniti di ogni necessità per i cittadini e dotati di aree verdi e spazi per bambini e ragazzi. La pandemia però ha accelerato questa dinamica (a Milano come in tutto il mondo), svuotando gli uffici, con la diffusione dello smartworking, i negozi e locali del centro, orfani di lavoratori e turisti, a favore delle periferie.

E se è vero che ogni crisi è anche un’occasione, l’amministrazione comunale ha deciso di coinvolgere i principali attori di questa trasformazione (cittadini, aziende, lavoratori istituzioni e università) per ragionare insieme sul percorso da seguire, cominciando dalla sperimentazione di nuovi luoghi e nuovi modi di lavorare.

L’idea di base è che lo smartworking non finirà con la pandemia, come dimostrano numerose ricerche e indagini condotte su manager d’azienda e lavoratori in tutto il mondo. Da qui la proposta dell’assessora alle politiche del lavoro, alle attività produttive e al commercio, Cristina Tajani: «Dobbiamo lavorare su una contrattazione collettiva e politiche pubbliche in grado di limitare gli effetti negativi dello smartworking, come il confinamento domestico, ed enfatizzarne quelli positivi, come il risparmio di tempo negli spostamenti e la migliore conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro».

La formula del «Coworking», ovvero gli spazi di lavoro condivisi, diffusi sul territorio metropolitano, fornisce una risposta interessante alle nuove esigenze e un valido contributo alla costruzione di una nuova città fruibile in 15 minuti. Già prima della pandemia, Milano era la capitale italiana del Coworking. I timori per la diffusione del contagio, però, sembravano inizialmente aver decretato la fine di questo modello condiviso. Ma i fatti dimostrano il contrario: dopo un primo momento di calo e alla fine del primo lockdown, l’interesse dei professionisti e delle aziende per questi spazi è aumentato, come dimostra un Report commissionato dal Comune di Milano all’Università Cattolica.

Un’altra indagine, svolta dal Politecnico di Milano, analizza invece la geografia degli spazi di lavoro, dimostrando come il fenomeno dei coworking sia prevalentemente urbano: il 51% si concentra nelle 14 aree metropolitane, con Milano che detiene il primato, ospitandone 119 nel 2021, con una crescita del 75% rispetto al 2014. La loro diffusione è ben distribuita sul territorio tra centro, semicentro e periferia, sviluppandosi per lo più nelle aree periferiche e sempre raggiungibili in meno di 15 minuti di bicicletta.

Infine, un report di Collaboriamo  guarda al futuro e suggerisce le caratteristiche che i Coworking dovranno avere per contribuire alla creazione di una città sostenibile: dovranno essere dei luoghi di formazione e apprendimento a disposizione del quartiere, non solo dei lavoratori, ma di tutti i residenti. Dovranno essere luoghi ibridi di scambio e condivisione di servizi, beni e competenze.

In attesa che questa evoluzione si compia, potete cercare il Coworking più vicino a voi nella nuova sezione del sito YesMilano.it, che raccoglie la mappa degli oltre 100 spazi accreditati nel Comune di Milano.

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