Lo Yoga è bello perché è vario

15 Ott 2021

Lo Yoga è bello perché è vario Lo Yoga è bello perché è vario

Tutti possono respirare, diceva T. K. V. Desikachar, dunque tutti possono fare Yoga.

Ma non c’è uno Yoga che va bene sempre e per tutti; come per i film, i libri, la musica, e per quanto mi riguarda il tè, anche per lo Yoga c’è n’è uno per ogni carattere e per ogni fase della vita.

Ma come scelgo lo stile di Yoga che fa per me?

Quando ho iniziato la mia ricerca nel mondo dello Yoga mi ero fatta l’illusione di entrare in una classe qualsiasi (lo Yoga è Yoga), sedermi e trovare la pace mentale. E invece? E invece ho trovato l’ansia! Anche Savasana, la posizione di rilassamento finale, mi era insopportabile; e mentre l’insegnante diceva “lasciati cullare dalla terra”, io facevo la lista della spesa, ripassavo per l’esame di filosofia antica

e mi chiedevo perché, mannaggia a me, ero sdraiata a pancia in su circondata di candele con tutto quello che avevo da fare.

Poi un giorno, dopo diverse lezioni di prova, sono entrata in una classe di Ashtanga: ritmo, calore, regole, indicazioni precise e nessuno spazio per fare la lista della spesa.

Oggi, dopo tanti anni di pratica, sono cambiata, e anche se l’Ashtanga è rimasta la mia pratica quotidiana, spesso sento il bisogno di stare sul tappetino con lentezza e morbidezza, di compensare con altri stili.

Questo articolo non ha la pretesa di descrivere ogni stile esistente nel dettaglio (a questo penseremo nei prossimi articoli!), non vuole essere un’enciclopedia dunque, ma piuttosto un atlante dello Yoga, per orientarti in questo mondo di stili e partire alla scoperta di quello che ti assomiglia di più.

Per farlo, ho deciso di prendere spunto dalla mia esperienza e dagli stili di Yoga insegnati a Milano Yoga Space, dividendoli in due grandi continenti: nel primo troviamo l’Hatha Yoga, lo Yin Yoga e la lezione di Asana+Pranayama, mentre nel secondo l’Ashtanga Yoga, il Vinyasa e l’Hatha Yoga Flow.

 

Due continenti, tanti mondi

Cominciamo dal primo gruppo e sfatiamo un pregiudizio comune: non è vero che l’Hatha Yoga, e in generale lo Yoga più statico, è quello più facile, quello da cui cominciare. Dal punto di vista fisico è uno Yoga alla portata di tutti, ma questo non significa che sia per tutti! Richiede infatti due qualità rare al giorno d’oggi: la pazienza e la fiducia.
Gli Asana (le posizioni) spesso sono mantenuti a lungo e accompagnati da Pranayama (tecniche di respirazione), Mantra, (vocalizzazioni), e Mudra (gesti delle mani); si lavora su energie sottili e gli effetti sul corpo, come flessibilità o forza, si vedono dopo un po’.

Se sei una persona riflessiva e paziente, se non hai bisogno di intrattenerti o sfidarti per sentirti vivo, se hai la fiducia e la voglia di farti condurre verso nuovi mondi, se sei alla ricerca di uno spazio dove riscoprire la lentezza e il silenzio, risvegliare i cinque sensi, smaltire lo stress, lavorare sulla postura, allora la tua destinazione è l’Hatha Yoga!

Lo Yin Yoga è uno stile di Yoga dolce e lento, che integra i principi della medicina tradizionale cinese e quella indiana. Le posizioni sono semplici, vengono mantenute a lungo, fino a quattro minuti, e in modo rilassato. Per questo è uno Yoga adatto a ogni età e a ogni livello di preparazione fisica.

Se desideri rilassarti dopo una giornata faticosa, ritrovare la calma e il silenzio, guadagnare flessibilità attraverso l’abbandono, imparare ad ascoltare il tuo corpo e i suoi segnali, imparare ad accettarti per come sei in ogni momento della vita, superare qualche acciacco, o se desideri una pratica complementare e integrativa rispetto a quelle dinamiche (yang), allora lo Yin Yoga è il viaggio che fa per te.

La lezione di Asana+Pranyama mette l’accento sul lavoro con il respiro e la sequenza di posture è pensata proprio per preparare il corpo a questo lavoro profondo: il respiro è infatti il ponte tra corpo e mente, risente di entrambi e può influire su entrambi.

Se desideri migliorare la qualità del tuo respiro, imparare a placare la mente, a gestire l’ansia e lo stress, alzare il livello energetico e cominciare un percorso di meditazione, allora Asana+Pranyama è la tua prossima meta.

Se invece hai sempre fretta, freddo e fai fatica a stare (fermo), questi stili non fanno per te.

Dovrai piuttosto orientarti, almeno all’inizio, verso tipi di Yoga più dinamici, come l’Ashtanga, il Vinyasa o l’Hatha Flow.

Iniziamo sfatando un altro pregiudizio: lo Yoga dinamico non è necessariamente lo Yoga più difficile né tantomeno quello a cui approdare, quando si è già imparato a navigare.

Per molti di noi è più difficile “staccare la spina”, rilassare la mente, stando fermi che in movimento; e se per alcuni fare un’attività fisica che richiede impegno e costanza può essere frustrante, per altri è invece fonte di stimoli e nuova energia.

L’Ashtanga Yoga, padre di tutti gli Yoga dinamici, è una pratica fisicamente impegnativa che combina movimenti fluidi e dinamici all’attenzione e alla consapevolezza. Questo metodo si fonda sulla sincronizzazione di respiro e movimento e sulla ripetizione di sequenze fisse di asana. Si inizia con delle pratiche guidate per arrivare a una self-practice, chiamata Mysore Style: lo studente entra in classe e inizia la propria pratica in autonomia, l’insegnante lo supporta, anche fisicamente, aggiunge posture, da varianti, adattando così la pratica ai bisogni di ognuno.

Se sei uno spirito libero, se aspiri all’indipendenza ma all’interno di una comunità che ti sostenga nel tuo viaggio personale, se sei alla ricerca di una pratica dinamica, con un ritmo sostenuto, se vuoi imparare a stare con il tuo respiro, sudare, sviluppare forza, flessibilità e concentrazione, allora l’ashtanga Yoga è la tua destinazione.

Il Vinyasa Yoga è molto simile all’Ashtanga per il ritmo, l’attenzione sulla sincronizzazione di respiro e movimento, e i passaggi tra posture, ma si differenzia per la fantasia che lo contraddistingue: nasce infatti da “ashtanghisti libertini” che non ne volevano più sapere di regole e sequenze fisse di posture, volevano la libertà! E infatti qui ogni lezione è diversa.

Se desideri una sequenza dinamica, fluida e soprattutto fantasiosa, una pratica libera e che fa sudare, se desideri scoprirti forte, flessibile e concentrato, se vuoi imparare a lasciarti andare muovendo il corpo sull’onda del respiro, allora prenota il tuo prossimo viaggio di Vinyasa Yoga.

L’Hatha Yoga Flow è uno stile che affonda le sue radici nell’antica pratica dell’Hatha Yoga, da cui ricava le posizioni, i principi fondamentali e l’obiettivo: armonizzare il corpo, la mente e il respiro, aumentando l’energia vitale e il benessere interiore. Questa pratica si differenzia dall’Hatha Yoga per l’approccio dinamico, le asana si susseguono in una sequenza fluida che ricorda una danza, il ritmo però è meno sostenuto che nell’Ashtanga o nel Vinyasa Yoga.

Se desideri una pratica sempre diversa, una pausa che attivi il corpo senza affaticarlo, un’attività dinamica ma dolce, una pratica allegra che dona forza e flessibilità, allora parti alla volta dell’Hatha Flow.

Ricorda: c’è un tempo per ogni Yoga e c’è uno Yoga per ogni tempo; non aver mai paura di cambiare destinazione.

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