Back on the mat

03 Set 2021

Back on the mat Back on the mat

Chi ha intrapreso il cammino dello Yoga con Pattabhi Jois (fondatore della scuola di Ashtanga Yoga, in India) racconta che, quando un principiante si presentava per la prima volta nella sua shala a Mysore, il Guru gli faceva fare soltanto il primo saluto al Sole (Surya Namaskara, in sanscrito) e poi lo mandava a casa. Ovviamente, i praticanti restavano perplessi, e anche un po’ delusi, di fronte a questo metodo, e talora chiedevano di poter eseguire qualche postura in più, ma Pattabhi Jois era irremovibile. Perché

l’insegnamento dello Yoga è anche questo: saper aspettare e avere fiducia nel proprio maestro, consapevoli che ogni cosa ha un suo tempo.

Ebbene, ti raccontiamo questo aneddoto perché, al rientro a scuola dopo la pausa estiva, il nostro consiglio è di riprendere la pratica con gradualità, imparando ad ascoltarti, senza forzare. Alla maggior parte di noi capita di trascurare un po’ il tappetino durante le vacanze: la routine si spezza, siamo spesso in movimento oppure alloggiamo in spazi ristretti e con altre persone accanto a noi. È normale e comprensibile! L’importante è affrontare la ripresa con pazienza e umiltà. Non pretendere di fare subito tutto quello che facevi prima delle vacanze: rischieresti di farti male o di frustrarti perché le posture non ti vengono più allo stesso modo.

Il modo migliore per ricominciare è farlo dall’inizio, ovvero dal Saluto al Sole: un ottimo strumento, che tutti conosciamo e che ci aiuta a riprendere confidenza con il tappetino, con i movimenti della pratica, i suoi gesti e i suoi piccoli riti. Innanzitutto, perché non è una postura, ma una piccola sequenza che contiene in sé molti asana (come Tadasana, Uttanasana, Urdhva e Adho Mukha Svanasana, fino a Virabhadrasana nel saluto al Sole B), ma anche transizioni importanti come i salti in avanti e indietro. Questo permette al corpo di sciogliersi e allungarsi e lo prepara alla pratica vera e propria.

Pare infatti che il saluto al Sole sia un’invenzione recente, che risale agli anni Trenta del Novecento, e venisse utilizzata dai grandi maestri (tra cui Krishnamacharya, considerato il padre dello Yoga moderno) proprio come un esercizio ginnico preparatorio alla pratica, in molti stili di Yoga, dall’Hatha all’Ashtanga. Secondo la mitologia indiana, invece, le radici del saluto al sole affondano ben più indietro nel tempo e hanno a che fare anche con il rapporto speciale che legava il maestro ai suoi studenti nella tradizione vedica, e che è il cuore dello yoga.

È bene ricordare che i benefici di questa mini-sequenza iniziale non sono solo fisici: è anche un modo per calmare la mente e portare la nostra concentrazione sul tappetino, su quel «qui e ora» che è l’essenza stessa di una buona pratica Yoga.

Se stai muovendo i tuoi primi passi nel mondo dello yoga, ti consigliamo un video di Marianna Borga: Tutorial sul primo saluto al sole dell’Ashtanga; per imparare le azioni e gli allineamenti alla base delle posture e dei movimenti che compongono il saluto al Sole A, così da poterlo fare in autonomia.

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