Divine posture (poche ma buone)

10 Mar 2021

Divine posture (poche ma buone) Divine posture (poche ma buone)

Tra le 200 posture elencate da B.K.S. Iyengar nel suo libro «Light on Yoga», 23 sono quelle che portano il nome di saggi o divinità. Alcune, portano il nome dalla divinità a cui si riferiscono, come come Hanuman (il dio Scimmia) o Skanda (il dio della guerra), altre sono invece associate alle incarnazioni del potere divino. È soprattutto la figura di Shiva a ispirare gli asana dello Yoga, come scrive l’antropologa Zo Newell nel suo libro «Downward Dogs & Warriors» (ed. Himalayan International Institute of Yoga Science and Philosophy of the Usa). Non potrebbe essere diversamente, osserva Newell, visto che secondo la tradizione fu lui stesso a creare questa disciplina, su richiesta della moglie Parvati, per aiutare gli esseri umani a liberarsi dalla sofferenza.

Tra le posture direttamente associate a Shiva, troviamo Natarajasana (la postura del re danzante), che rimanda all’immagine più creativa e gioiosa del dio, e Bhairavasana (la posizione del distruttore), che ne incarna invece il volto più feroce e vendicativo.

Ma nel suo libro Zo Newell ci svela anche la connessione tra il Signore dello Yoga e posture che in pochi assocerebbero a lui direttamente:

Virabhadrasana ad esempio (il guerriero), che ancora una volta rappresenta la forza distruttrice di Shiva; Sukhasana (la postura facile), che rimanda invece alla sua attitudine meditativa; oppure Adho Mukha e Urdhva Mukha Svanasana (il Cane a testa in giù e in su) sono la manifestazione di Shiva in veste di mendicante. Inoltre, molti asana che portano nomi di oggetti, animali o elementi naturali sono comunque legati a Shiva o alle sue rocambolesche storie: tra queste, Dhanurasana (la ruota); Gomukhasana (il volto di una mucca); Ardha Chandrasana (la mezza Luna) e Bhujangasana (il serpente).

Prova a eseguire questi asana pensando anche alle immagini, alle storie e alla mitologia che essi rappresentano, suggerisce Zo Newell: in questo modo la tua pratica yoga ti svelerà non soltanto quali muscoli o articolazioni hai bisogno di allineare, sciogliere o rinforzare, ma anche quali sono i tuoi punti di impazienza, pigrizia o persino rabbia.

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