Jack Flash e la posizione del gatto

02 Apr 2021

Jack Flash e la posizione del gatto Jack Flash e la posizione del gatto

Un giorno comparve nelle nostre vite, e nulla fu più lo stesso.
Mia sorella incontra Jack Flash, un nome che ha una storia tutta sua, lungo un sentiero di montagna. All’apparenza un gattino abbandonato, in realtà una pantera.

Viene a vivere con noi, nel nostro appartamento di via Padova a Milano. Di giorno cerchiamo di sfiancarlo con palline e fili sperando che la notte ci lasci dormire, illuse! I nostri amici, quelli che hanno ancora il coraggio di entrare in casa, sul divano non si siedono più, troppa paura dei suoi agguati. Le sue prede preferite, quando lo lasciamo uscire sul ballatoio, sono i nostri vicini ottantenni e così, all’assemblea condominiale, viene deciso che dobbiamo liberarci del gatto-pantera. Jack andrà a stare da nostra mamma in campagna dove, dopo le giornate a caccia di lepri e uccelli, e non di esseri umani, dormirà tutta la notte accoccolato come un gatto.

Definito “il capolavoro della natura” da Leonardo da Vinci, il gatto è un animale dai super poteri:

100 metri in 7 secondi e salti cinque volte la sua altezza. Una combinazione perfetta di flessibilità e forza e con questo potenziale non poteva certo mancare un asana a lui ispirato: Marjariasana o Bidalasana. Entrambi significano “posizione del gatto”. Per alcuni è una posizione statica che imita il gatto quando si stira, per altri è dinamica e combina un movimento di flessione a uno di estensione. Noi qui ci riferiremo alla variante dinamica, che spesso si trova anche indicata come “gatto-mucca”.

Marjariasana è una mobilizzazione della colonna che ci permette di riscaldare anche le spalle e le anche, di massaggiare gli organi interni e di allungare il respiro coordinandolo con il movimento. Per questo è un riscaldamento ideale anche per chi pratica Ashtanga Yoga, prima dei saluti al sole.

Chi conosce i gatti, di loro ammira soprattutto l’istinto, la straordinaria capacità di fare solo quello che li fa stare bene e di vivere in armonia con il loro mondo. La postura del gatto ci aiuta a sviluppare tale consapevolezza, ci permette di capire come stiamo, di cosa abbiamo bisogno e quindi come impostare la pratica. Ci aiuta a muoverci meglio nel mondo oltre che sul tappetino.

Dalla posizione di quadrupedia, espirando, muovi il coccige verso il basso e, portando l’ombelico verso l’alto, fletti tutta la colonna una vertebra alla volta, fino a chinare la testa verso la terra.
Inspirando, parti sempre dal bacino, muovi il pube indietro ed estendi gradualmente la colonna fino alla testa che si solleva mentre il mento si apre. E così di seguito.

Quando esegui questo asana:

– muovi una vertebra alla volta, così da osservare la tua colonna vertebrale. Eventuali interruzioni nella fluidità del movimento sono dovute a blocchi o cambi di curve (come una scoliosi) lungo la colonna.

– usa le mani spingendo in avanti la terra quando espiri, così da espandere di più il dorso, e indietro per aprire il petto quando inspiri.

– muovi la testa sempre per ultima: questo creerà il pattern corretto per i saluti al sole.

– osserva le sensazioni legate ai due movimenti e cerca di capire di cosa hai più bisogno “in questo momento”.

Ritrova anche tu la tua armonia, prova a dedicare a Marjariasana almeno cinque minuti ogni mattina. Il tappetino può essere quello che è stata la campagna per Jack Flash: un luogo magico in cui ritrovare l’equilibrio per poterti esprimere al meglio.

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