Come scegliere il tappetino yoga che fa per te

18 Feb 2022

Come scegliere il tappetino yoga che fa per te Come scegliere il tappetino yoga che fa per te

I libri, le foglie appena spuntate e i tappetini Yoga. Sono queste le cose a cui non so resistere: mi parlano di un libro, lo compro, vedo una fogliolina, la tocco, inventano un nuovo tappetino, lo devo assolutamente provare. I miei studenti ormai lo sanno: se arrivano a scuola con un nuovo modello, chiedo subito di poter fare un giro: grip, spessore e peso sono le prime caratteristiche che guardo per valutare un tappetino. A fare da ago della bilancia, poi, c’è sempre l’aspetto ecologico.

Come scritto nell’articolo sui Tappetini da viaggio, per scegliere il tappetino ideale per te devi prima capire quali sono le tue priorità: lo devi portare avanti e indietro nel tuo percorso a ostacoli tra lavoro, casa e scuola di Yoga? allora punta tutto sulla leggerezza; hai ossa appuntite e posizioni avanzate? assicurati che abbia un buono spessore; vuoi poter scivolare per passare con i piedi tra le mani o vuoi essere incollato al tuo tappetino tanto da poter praticare a testa in giù? cerca il grip che fa per te.

Un’ultima nota proprio sul grip, ovvero l’aderenza di mani e piedi, quella che ti permette o ti impedisce di scivolare, e sfatiamo un mito: il grip universale non esiste!

Siamo tutti diversi e, a meno che tu non sia un cartone animato, il tuo corpo risentirà delle condizioni esterne: temperatura, umidità, momento della giornata, stagione. Raramente un tappetino va bene sempre e ovunque; anche chi non suda mai, dopo 108 saluti al sole ad agosto (vivamente sconsigliato!) inizia a gocciolare, e anche chi suda molto avrà un momento in cui è bello asciutto. Per questo molti ashtanghisti hanno sempre un telo a portata di mano, da stendere sul tappetino quando iniziano a scivolare.

La regola generale è questa: se scivoli sulla gomma del tappetino, non scivoli sul tessuto. A volte basta mettere un piccolo asciugamano sotto le mani per ovviare a questo problema; viceversa, se scivoli sul tessuto, non scivoli sulla gomma.

Due note sulla struttura di questa guida:
1. sarà un po’ più lunga di quella sui tappetini da viaggio, perché ho deciso di dare tre opzioni per chi comincia (tappetini più sottili e più economici) e quattro opzioni per chi ha già un tappetino da principiante e vuole qualcosa di più “professionale”. Se appartieni a questa seconda categoria, vai direttamente al tappetino numero quattro
2. i tappetini che ti propongo non sono in ordine di preferenza, ma di prezzo

 

1. Bodhi Kailash

Leggero – 1150 gr
Abbastanza morbido – 3 mm di spessore (esiste anche la versione da 4,5 mm)
Se sudi poco ha una buona aderenza – Grip da asciutto buono
Se sudi molto scivoli – Grip da bagnato scarso, non assorbe il sudore
Pulizia facilissima – Non assorbe il sudore e si può lavare con un panno bagnato oppure in lavatrice (top!)
Il pianeta non è felicissimo – Non è in gomma naturale, quindi non è biodegradabile. È però prodotto nel rispetto delle regole, in Germania, con pvc di grado medico, privo di ftalati e tossine, e a fine vita può essere riciclato informandosi presso la ricicleria del proprio comune.
Molto economico – 20 euro* (24 euro la versione più spessa)

Il tappetino che uso per la mia pratica quotidiana è ingombrante e pesante, e di certo non può venire con me in vacanza. Il tappetino Kailash è il suo dignitoso sostituto. È infatti il mio tappetino da viaggio preferito, sul suo passaporto ci sono ormai 20 lunghi viaggi e sembra ancora nuovo. Per me è il compromesso ideale: è abbastanza spesso da risultare comodo, non ha troppo grip e riesco a usarlo anche senza il telo. Non è ecologico, è vero, ma questo lo ha reso indistruttibile e ancora oggi lo uso per praticare almeno due mesi all’anno. Se sei all’inizio del tuo viaggio nel mondo dello yoga (e non sudi tanto!), ti consiglio questo tappetino perché, anche quando passerai a tappetini più importanti, per costo e ingombro, potrà sempre entrare nella tua valigia, e questo anche perchè, nonostante ci sia scritto che non si debba piegare, io l’ho sempre fatto e quando lo tiro fuori è impeccabile.

Lo trovi qui: Bodhi Kailash

P.S. Esiste una versione un po’ più spessa (4,5 millimetri) che per motivi a me oscuri si chiama diversamente, Bodhi Rishikesh, ma ha le stesse identiche caratteristiche, tranne per il fatto che, ahimé, questo davvero in lavatrice non va messo. Lo spessore in più lo rende un tappetino che, per quanto mi riguarda, non ha nulla da invidiare ai tappetini più professionali e costosi.

2. Kurma Spezial

Leggero – 1100 gr
Poco morbido – 2,9 mm di spessore
Sia che sudi, sia che non sudi ha un’ottima aderenza – Grip da bagnato ottimo, assorbe il sudore (Attenzione: va preparato per l’uso! Lavarlo in lavatrice e, da bagnato, strofinare con uno straccio l’area dove andranno le mani)
Pulizia facilissima – Anche se assorbe il sudore, si può lavare in lavatrice (top!)
Il pianeta non è felicissimo – Non è in gomma naturale, quindi non è biodegradabile e nemmeno riciclabile. È però prodotto nel rispetto delle regole, in Germania, con pvc di grado medico, privo di ftalati e tossine
Abbastanza economico – 30,50 euro*

Lo consiglio perché è perfetto per chi suda molto, in particolare sulle mani; essendo poroso, infatti, assorbe il sudore ed evita che si crei una pozzanghera scivolosa. Lo so, non è un’immagine piacevole, ma vi assicuro che è meglio stare sopra a una spugnetta di sudore, lavabile in lavatrice, piuttosto che simulare di essere in un parco acquatico. Altro punto a suo favore: è davvero poco ingombrante e, se non si ha una sacca portatappetino, si può piegare e mettere in una shopping bag. Non è un tappetino ecologico, ma è prodotto in Europa, da una buona azienda, e se non hai intenzione di comprarne uno all’anno o di abbandonarlo nella natura va bene, non è un prodotto usa e getta e il mio, dopo ben 15 anni, sembra nuovo; ormai lo uso poco, ma è anche vero che lo presto moltissimo, tanto va in lavatrice!

Lo trovi qui: Kurma Spezial

3. Free light ReYoga

Super leggero – 800 gr
Morbido – 3 mm di spessore (nonostante abbia lo stesso spessore, la consistenza diversa lo rende più morbido dei precedenti)
Se sudi poco ha un’ottima aderenza – Grip da asciutto ottimo
Se sudi molto scivoli un po’ – Grip da bagnato scarso, assorbe poco il sudore
Pulizia sufficiente – Non assorbe il sudore, si può lavare solo con un panno bagnato, non in lavatrice
Il pianeta è felicissimo – Composto al 100% da TPE, una gomma sintetica ecologica nel cui processo produttivo non vengono utilizzati additivi chimici tossici, la cui lavorazione richiede una quantità di energia inferiore rispetto ad altri materiali simili ed è totalmente riciclabile
Abbastanza economico – 36 euro*

Consiglio questo tappetino a chi, come me, ha la schiena di un ankylosauro e, come presto scoprirà, rotolarci sopra non è gradevole. I 3 mm di spessore non sono molti, ma questo tappetino rimane comunque più morbido dei suoi simili; è il tappetino più leggero di tutti, in teoria non si può piegare, ma ammetto che io l’ho sempre fatto, ad esempio per metterlo nel bagaglio a mano, ed è per queste caratteristiche, leggerezza e trasportabilità, che lo consiglio anche come tappetino da viaggio. Quando lo tiro fuori dalla valigia non è di ottimo umore, ma poi ritrova la sua dignità.

Un’ultima nota: è un tappetino Yoga ecologico in TPE e questo lo rende delicato: è sensibile alla luce del sole e alle fonti di calore e non può essere lavato in lavatrice. Facciamo un esempio: se lo porti a Bali e per un mese lo torturi con caldo, umidità e lavatrici antiquate, lui ti lascerà letteralmente a terra, credimi!

Lo trovi qui: Free light ReYoga

4. Kurma Core Lite

Abbastanza Leggero – 2 kg
Molto morbido – 4,5 mm di spessore
Abbastanza pesante – Si può solo arrotolare (anche se io l’ho sempre piegato!) ed è super leggero
Se sudi poco ha un’ottima aderenza – Grip da asciutto ottimo
Se sudi molto scivoli un po’ – Grip da bagnato scarso, assorbe poco il sudore
Pulizia sufficiente – Non assorbe il sudore, si può lavare solo con un panno bagnato, non in lavatrice
Il pianeta non è felicissimo – Non è in gomma naturale, quindi non è biodegradabile e nemmeno riciclabile. È però prodotto nel rispetto delle regole, in Germania, con pvc di grado medico, privo di ftalati e tossine.
Abbastanza costoso – 55 euro*

Di tappetini ne ho comprati tanti nella mia vita e siccome un po’ me ne vergogno, non credo ne comprerò mai più. Questo tappetino, se non avessi già comprato tutti i tappetini a cui si ha diritto in una vita, sarebbe stato sicuramente il mio prossimo acquisto. L’ho provato più volte, grazie alla mia allieva Irene che ogni tanto mi fa fare un giro, e non solo a me, ma a tutti gli allievi a cui lo consiglio e che, oltre che dalla mia esperienza, vogliono attingere anche dalla loro. La superficie di questo tappetino non è perfettamente liscia, ricorda un po’ la trama di un tessuto. Va benissimo anche per chi suda, ma soprattutto per chi non suda e ha bisogno di un po’ di agio, di non trovarsi incollati alla superficie come un geco al soffitto. Per essere un tappetino “professionale”, non è nemmeno troppo pesante e può quindi essere portato in giro senza danni collaterali a spalle e schiena.

Lo puoi acquistare sul sito di Kurma, l’azienda produttrice, ma anche allo Yoga shop di Milano, di cui ti diamo il link, perché ci stanno simpatici e perché, se non hai una Irene che te lo fa provare, lì puoi almeno vederlo.

Lo trovi qui: Kurma Core Lite

Questo tappetino si chiama Lite perché è, appunto, la versione leggera del Kurma Core (spessore: 6,5; peso: 3 kg; costo: 89 euro) che personalmente non ti consiglio, un po’ troppo morbido per i miei gusti e, se posso avere un tappetino più spesso, pesante e costoso, allora scelgo il classico Manduka, che ti presento tra poco.

5. Cork FEEL

Abbastanza pesante – 2,4 kg
Abbastanza confortevole – 4 mm di spessore
Se sudi poco scivoli, ha poca aderenza (ma…) – Grip da asciutto scarso, ma basta bagnare un po’ l’area delle mani a inizio pratica e si sta una favola
Se sudi ha un’ottima aderenza – Grip da bagnato ottimo
Pulizia scarsa – Si può lavare solo con un panno bagnato, non in lavatrice, e con il tempo si scurisce
Il pianeta è felicissimo – Lo strato superiore è in sughero mentre quello inferiore in gomma naturale
Costoso – 76 euro*

Me ne sono innamorata la prima volta che ci ho posato le mani, letteralmente, perché il sughero rimanda a una sensazione immediata di contatto con la natura (lo dice l’advertising e io confermo). Se hai le mani molto asciutte potrebbe risultare scivoloso, ma basta bagnare l’area in cui le appoggi per trovare la necessaria presa e goderti invece lo scivolamento dei piedi nelle transizioni, una vera goduria. Non è molto spesso, ma il sughero abbinato alla gomma ammortizza bene gli urti e dà una sensazione di stabilità che senza provarlo non si direbbe. Lo sconsiglio però a chi ha ossa appuntite, ad esempio schiena o ginocchia, anche se a me basta avere un asciugamano ripiegato a portata di mano per compensare la mancanza di spessore.

Di tappetini in sughero ne esistono diversi, noi ti consigliamo quello di ReYoga perché ci piace questa azienda e siamo felici di promuoverla. Se scegli un’altra marca, mi raccomando, controlla che abbia tutte le certificazioni che garantiscono il rispetto dell’ambiente: se vuoi la sensazione della natura almeno che sia una natura naturale.

Lo trovi qui: Cork FEEL

6. Manduka PRO™ Yoga Mat

Molto pesante – 3,4 Kg
Comodissimo – 6 mm di spessore
Se sudi poco ha un’ottima aderenza – Grip da asciutto ottimo
Se sudi molto scivoli un po’ – Grip da bagnato scarso, assorbe poco il sudore
Pulizia sufficiente – Non assorbe il sudore, si può lavare solo con un panno bagnato, non in lavatrice
Il pianeta non è felicissimo – Non è biodegradabile e nemmeno riciclabile. È però prodotto nel rispetto delle regole, in Germania, con pvc di grado medico, privo di ftalati e tossine.
Molto costoso – 115 euro*

Veniamo al grande classico dello Yoga dinamico, il tappetino per eccellenza degli Ashtanghisti anni 2000! Quando ho iniziato a praticare Yoga non c’erano molti tappetini, anzi, diciamo che, se iniziavi a fare sul serio, ce n’era solo uno: il “grigione”, detto anche il “pesantone”. A quei tempi era prodotto da una ditta non meglio identificata, arrivava senza alcun segno distintivo e costava decisamente meno; oggi è prodotto da Manduka , è leggermente diverso ma rimane il mio tappetino preferito: grip perfetto, non troppo e non poco, e la densità ideale, è infatti estremamente compatto. Dal suo soprannome puoi intuire il suo difetto: è molto pesante, decisamente troppo per essere portato in giro. Trovagli una casa e non muoverlo più. Ci tengo a fare una nota: spesso troverai questo tappetino, come altri Manduka, promosso come ecologico, definizione che non mi trova d’accordo. L’unica certificazione che questo tappetino vanta è OEKO-TEX®️ standard, ovvero quella che garantisce che non ci sono sostanze nocive nel prodotto. Può definirsi un tappetino ecosostenibile soltanto perché vive per sempre, impeccabile, e lo amerai talmente tanto che non vorrai mai acquistare un altro tappetino.

Di questo tappetino consiglio anche la versione Lite: 4,7 mm di spessore, 1,8 kg di peso e costa un po’ meno, 88 euro. Per il resto è identico a suo fratello maggiore.

Lo trovi qui: Manduka PRO™ Yoga Mat

7. Liform

Abbastanza pesante – 2,5 Kg
Comodissimo – 4,2 mm di spessore
Sia che sudi, sia che non sudi, non scivoli, mai! – Grip ottimo da asciutto, buono da bagnato
Pulizia sufficiente – Non assorbe il sudore, si può lavare solo con un panno bagnato, non in lavatrice
Il pianeta è felice – Privo di PVC, biodegradabile in 1-5 anni in normali condizioni di discarica e realizzato con materiali atossici di alta qualità.
Costosissimo – 130 euro*

Sarò sincera, questo tappetino l’ho guardato con diffidenza per diversi anni. È stato al centro di numerose critiche, per il costo elevato e per una proclamazione di biodegradabilità della quale però non esiste alcuna certificazione, e per questo ho esitato a inserirlo in questo articolo. Ammetto però che le due insegnanti che conosco e lo utilizzano ne sono entusiaste per quanto riguarda il grip. Pare che, se esiste qualcosa che si avvicina a un grip universale, quello giusto per chiunque e in qualsiasi condizione, beh, appartenga proprio a questo tappetino.

Altro pregio è la stampa di diverse linee, che aiutano ad allineare piedi e mani nelle varie posizioni e se non fosse così costoso, proprio per questo, lo consiglierei a chi comincia. Lo svantaggio invece, è che è poco spesso, lo sconsiglio a chi ha un pavimento ad esempio in piastrelle, per cui, alla lunga, se si fa una pratica dinamica, con salti e molte transizioni, le articolazioni ne potrebbero risentire.

Lo trovi qui: Liforme

* i prezzi sono indicativi, verificare sul sito di riferimento

Classifiche per caratteristica

Per peso
  1. Free light Reyoga 800 gr
  2. Kurma Spezial 1100 gr / Kailash 1150 gr
  3. Kurma Core Lite 2 kg

 

Per comfort
  1. Manduka Pro 6 mm
  2. Kurma Core Lite 4,6 mm
  3. Cork Feel 4 mm / Liform 4,2 mm

 

Per il grip da asciutto (se non sudi)
  1. Free light Reyoga
  2. Manduka Pro / Liform
  3. Kurma Core Lite

 

Per il grip da bagnato (se sudi)
  1. Kurma Spezial / Liform
  2. Cork Feel
  3. Manduka Pro / Kurma Lite

 

Per l’ambiente
  1. Cork Feel
  2. Free light ReYoga
  3. Tutti gli altri a pari merito

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