Diventa chi sei, scopri il potere della postura

Che le emozioni condizionino il nostro atteggiamento corporeo non ci sono dubbi: se siamo tristi chiniamo il capo, se siamo tristi e preoccupati, chiniamo il capo e mettiamo la testa tra le mani, se poi siamo tristi, preoccupati e rassegnati, beh, tutto il corpo si accartoccia e cerca di scomparire.

E quando ci sentiamo dei vincenti? Pensa agli sportivi che tagliano la linea del traguardo: rovesciano la testa indietro, allargano le braccia, saltano… in poche parole: occupano tutto lo spazio che riescono a conquistare. Hai mai riflettuto sul fatto che forse funziona anche al contrario? Ovvero che l’atteggiamento corporeo può influenzare le nostre emozioni e i nostri sentimenti? Che fingere, letteralmente, di provare gioia, sicurezza, ma anche paura e rabbia, ci porta a provare quelle emozioni?

Ricordo quando ero piccola e innamorata di Wonder Woman: mi bastava mettere le mani ai fianchi, sollevare il petto e allargare i gomiti per sentirmi forte e coraggiosa!
E se non fosse stata solo la fantasia di una bimba con l’apparecchio, gli occhiali con la toppa sulla lente sinistra e un taglio di capelli a dir poco discutibile? Il linguaggio del corpo, lo sappiamo, influenza il modo in cui gli altri ci vedono, ma quello che molti di noi non sanno è che può cambiare anche il modo in cui noi stessi ci vediamo.

La psicologa Amy Cuddy ha dimostrato che “posture di forza” come ad esempio, guarda un po’, quella di Wonder Woman, se tenute sufficientemente a lungo arrivano addirittura a cambiare i livelli di testosterone e di cortisolo nel sangue: il testosterone, che è l’ormone della forza, aumenta, mentre il cortisolo, che è l’ormone dello stress, diminuisce. Se vi siete persi il suo TED – Il vostro linguaggio corporeo determina chi siete – dovete immediatamente recuperare!

Quando eseguiamo gli asana, le posizioni Yoga, non stiamo solo muovendo il corpo in varie direzioni: stiamo letteralmente prendendo posizione. Una postura corretta, con la schiena eretta, le spalle indietro e la testa dritta, non è solo salutare per il corpo, è anche benefica per la mente, migliora l’opinione che abbiamo di noi stessi, ci aiuta a definire chi siamo e chi vogliamo essere.

Spesso, agli studenti che tengono le dita delle mani chiuse nel cane a testa in giù, o i gomiti piegati nel guerriero, dico: prenditi tutto lo spazio di cui hai bisogno, non aver paura di “ingombrare”, il tappetino è il luogo per imparare a darsi spazio. Per questo può essere di aiuto conoscere i miti dietro alle posture: ci aiuta a impersonificare le virtù di cui quella posizione si fa portatrice.

Pensa a Tadasana, la posizione della montagna, simbolo di stabilità, forza ed equilibrio; oppure alle tre varianti di Virabhadra, la posizione del guerriero, che richiedono grande controllo, fierezza e stabilità; o ancora a Bakasana, la posizione della gru, associata all’idea di concentrazione e saggezza. Forse starai pensando che sto riducendo lo Yoga a un gioco di ruolo, ma cosa non lo è?
Nella mia vita sono figlia, sorella, zia, amica, compagna, studente, insegnante, sono una spettatrice, una lettrice, una ciclista, una mangiatrice di gelati e tanto altro.

Alcuni ruoli li abbiamo dalla nascita, altri ce li dobbiamo costruire. La prima volta che mi sono trovata davanti a una classe di studenti di certo non mi sono sentita un’insegnante; quel giorno, e molti altri dopo quello, mi sono detta: “con che coraggio sei qui? Non ne hai il diritto!”.

Sono diventata insegnante a forza di esserlo e di crederci, a forza di recitare questo ruolo.
Forse non sono diventata Wonder Woman (e in ogni caso, se così fosse, non te lo direi!), ma sono fermamente convinta che la mente cambia il corpo quanto il corpo cambia la mente e se vuoi fortemente qualcosa, devi prima di tutto incarnarlo, agirlo fino a diventarlo.

PS non perderti la mostra su Wonder Woman, hai tempo fino al 20 marzo