Giovanna Mancini

Giovanna Mancini Giovanna Mancini

È una esploratrice, vive di folgorazioni e colonizza spazi vuoti. Viaggia da sola e odia Google Maps.

Giovanna esplora. Con la curiosità degli avventurieri, la voracità degli ingordi, l’entusiasmo degli innamorati. Da veneziana, ha Marco Polo nel DNA e si nutre di una linfa inquieta e vagabonda. Rigorosa e precisa, è dotata di un gran senso dell’orientamento. Sa la strada e la percorre da sola, con l’ottimismo dell’incoscienza o della fiducia nelle proprie capacità.

Incostante e porosa, vive di folgorazioni, colonizza spazi vuoti e danza sui confini, sognando di oltrepassarli. Ogni lasciata è persa e lei non vuole perdersi nulla, nemmeno il cinese, studiato per cinque anni in quanto diverso e remoto. Da piccola voleva fare la giornalista e, da grande, resta convinta che sia per lei l’unico mestiere possibile perché ogni giorno può imparare qualcosa e ogni giorno può restituirla. Anche per lo yoga funziona così e per questo ha deciso di insegnarlo.

La pratica è stata un colpo di fulmine che si è fatto destino e costanza: la yogini è una ricercatrice, come lei.

«Lo yoga è la metafora della mia vita». Sostiene di non avere talenti e di essere la dimostrazione che, con l’impegno, si raggiungono comunque risultati straordinari. Per questo la commuovono gli allievi principianti che si presentano puntuali e costanti all’alba. Per questo apprezza la serietà e la determinazione ben più della performance.

Fa viaggi in solitaria che affronta con sfrenata leggerezza, liberando una temeraria follia, abitualmente sopita. È affidabile e in sua presenza si sta tranquilli. Glielo dicono spesso e le fa piacere ma si ritiene ansiogena. Ama la bicicletta che spazza via i brutti pensieri. Ama colorare fino a tarda notte, ascoltando un podcast o un audiolibro. Il paradiso per lei è davanti al mare. Odia i pranzi di lavoro perché inquinano il piacere del cibo. Odia Google Maps perché il bello sta nel trovare la strada da sé. L’inferno è la pelle bagnata sotto un maglione di lana.

Scopri di più su Giovanna Mancini

1997 / 2002 ⟶ Studio della danza contemporanea, contact improvisation con Silvia Salvagno

2002 ⟶ Laurea quadriennale in Lettere c/o l’Università degli Studi di Padova

2002 / 2004 ⟶ Corso biennale c/o Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia di Perugia

2002 / 2014 ⟶ Pratica di Hatha e Vinyasa Yoga con Monic Mastroianni e Marianna Borga c/o
Yoga Milan

2012 / oggi ⟶ 2012 / oggi ⟶ Pratica dell’Ashtanga Yoga sotto la guida di Marianna Borga c/o Dojo Milano, Yoga Milan e Milano Yoga Space

2013 / 2014 ⟶ Formazione Anusara Immersion a Torino con Jayendra Hanley, Alessandra di Prampero e Andrea Boni (100 ore)

2014 / oggi ⟶ Pratica dell’Ashtanga Yoga sotto la guida di Simona Brusoni c/o La Scuola di Ashtanga Yoga Milano e Drishti Ashtanga Yoga Studio, Milano

2017 / 2020 ⟶ Formazione e attività di assistente alle classi di Ashtanga Yoga sotto la guida di Simona Brusoni c/o Drishti Ashtanga Yoga Studio, Milano

2012 / oggi ⟶ Workshop e ritiri di approfondimento Simona Brusoni, Lino Miele, Eddie Stern, Sharat, Maurizio Morelli, Andrea Boni, Alessandra di Prampero, Piero Vivarelli, Carlos Pomeda

Altri insegnanti

L'insegnante di Yoga, Beatrice Savaris, in una posizione di Yoga nello studio Milano Yoga Space

Beatrice Savaris

Ha l’autorevolezza dei maestri. Ama i mobili anni ‘60. Per lei lo yoga, come il design, porta la bellezza nel mondo.

Vinyasa Yoga
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Yoga Asana - Isola Garibaldi Milani

Marianna Borga

È il capo ma non ama sentirselo dire. Rigorosa, limpida e irrefrenabile. Vuole una scuola di tutti.

Ashtanga Yoga
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Monica Colombo, insegnante di yoga a Milano Yoga Space

Monica Colombo

Da piccola sognava l’archeologia e Platini. Oggi diffonde pratiche artistiche, corporee e filosofiche che migliorano il mondo.

Kundalini Yoga
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